“The Founder”: a lezione di spirito imprenditoriale?

"The Founder": a lezione di spirito imprenditoriale?Ho percorso la strada verso casa dopo aver assistito alla proiezione di “The Founder”, assorta nei miei pensieri su cosa fosse lo “spirito imprenditoriale”.

The Founder è il film che racconta la nascita dell’impero Mc Donald’s, partendo dalle origini, dall’intuizione iniziale fino agli anni del boom e dell’esplosione del fenomeno “Fast food”.

Non tutti sanno (e io ero tra questi) che l’idea originaria che sta dietro al successo di questa catena internazionale non nasce da Ray Kroc, al tempo scontento venditore di frullatori, ma da due fratelli, Mac e Dick McDonald, che avevano avviato un vendita di hamburger, per quei tempi originale, a San Bernardino in California.

Dall’incontro di queste tre menti si avvia un percorso che, dalla forte intesa iniziale passa attraverso duri scontri, fino ad approdare alla frattura definitiva che li separerà per sempre: Kroc farà crescere l’impero, di fatto, scalzando i due fratelli, che rimarranno a bocca asciutta e privati anche della storica “M”, cioè del loro logo e del loro cognome.

Ad una prima reazione Ray Kroc potrebbe apparire come l’imprenditore spietato, approfittatore e privo di etica, che si arricchisce sulla pelle di chi, in fondo, gli ha permesso di creare questo impero. Vorrei, però, spingermi oltre questo pensiero per evidenziare alcuni aspetti importanti dell’esperienza e dello spirito imprenditoriale di Ray Kroc.

Non è il giudizio sull’etica o meno di Ray Kroc l’opportunità di riflessione che il film mi ha offerto e sposto, quindi, il punto di osservazione su un altro piano, spogliandolo di ogni valutazione etica, che sarebbe un interessante punto di discussione per un altro post.

Questo film mi ha evidenziato alcuni elementi nativi dello spirito imprenditoriale o di chiunque voglia fare impresa:

  1. saper osservare: anche quando si mangia un panino possiamo avere davanti ai nostri occhi opportunità che stimolano il nostro pensiero creativo. Quindi lo spirito di osservazione non deve mai mancare o essere spento. E’ solo grazie a questa capacità che Ray Kroc ha intuito e colto l’innovativo metodo che i due fratelli, inconsapevolmente, avevano avviato per la produzione di hamburger in modo efficiente e veloce.
  2. essere motivati: la motivazione è una leva fondamentale per la riuscita di qualsiasi progetto, anche d’impresa. La motivazione scatena energie e aiuta a tenere il timone dritto anche durante la tempesta o le difficoltà o quando perdiamo il supporto di chi abbiamo vicino. La motivazione non è testardaggine o ostinazione. Ray Kroc non aveva successo nella vendita di frullatori perché non era motivato: aveva spirito di sacrificio, volontà e caparbietà nell’insistere, ma non era realmente motivato. La vera motivazione l’ha trovata negli hamburger!
  3. pensare a modo vostro e in grande: non limitate la vostra creatività, spingetela sempre oltre. Immaginate sempre nuovi scenari, nuovi traguardi, nuove sfide. Date sempre la vostra impronta, il vostro segno che vi differenzia dagli altri. Non ci sono confini per il pensiero creativo e libero.
  4. non innamorarsi della propria idea: uno dei momenti di svolta chiave nella storia raccontata nel film è il punto in cui Ray Kroc capisce che per non far fallire l’impresa deve immediatamente ridefinire la strategia e cambiarla nel profondo, abbandonando di fatto l’idea iniziale a cui i due fratelli erano irremovibilmente ancorati: spostare la strategia dalla semplice vendita di hamburger che non era per nulla redditizia alla proprietà immobiliare dei terreni su cui sorgevano i Fast food. Senza questa virata netta l’intera impresa sarebbe stata destinata a fallire. Ray Kroc ha avuto l’intuizione di capire che se fosse rimasto attaccato e innamorato all’idea iniziale non avrebbe avuto futuro. Occorre quindi essere pronti a mutare e cambiare la propria idea in funzione delle risposte del mercato e per la salvaguardia dell’azienda. Questo passaggio ha segnato la prima grande frattura tra Ray Kroc e i fratelli McDonald: Mac e Dick sono implosi nella loro idea iniziale, che senza la naturale e necessaria evoluzione ha finito per passare da essere la loro fortuna a diventare la loro rovina.
  5. non temere il cambiamento: il cambiamento costa fatica e spesso genera paura. Restare chiusi in quella che crediamo la nostra zona di confort e pensare che il “nuovo” sia una minaccia e non un’opportunità può trasformarsi  in una trappola mortale: così è stato per i due fratelli McDonald che hanno visto in Ray Kroc e nelle sue idee un pericolo per sé e per la propria impresa, invece che coglierne e cavalcarne l’opportunità di crescita personale, oltre che professionale. E il conto è stato salato.

 

E credo che, solo il giusto mix di questi ingredienti, possa determinare la riuscita o meno di un’impresa.

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